Le Missioni pedagogiche

1.4 LE MISSIONI PEDAGOGICHE | Zambrano partecipa alle Missioni per IMMAGINI pedagogiche nel settembre 1933. L elemento caratterizzante delle Missioni, scuole ambulanti che operavano nei centri rurali e nelle aree più impermeabili all istruzione, era l aspetto ludico-creativo: l insegnamento passava attraverso attività come il teatro, la lettura pubblica di romanzi e poesie, il cinema, la musica, la pittura. Le scuole delle Missioni pedagogiche erano dotate di biblioteche, cinema e musei ambulanti. «Grazie al servizio del Cinema, organizzato da José Val de Omar (1904-82) ricorda la studiosa Ana Bundgard si conservano completi reportage filmici sulle attività dei missionari . Come spiega la stessa Bundgard, l educazione e l insegnamento alla base del progetto non erano però unidirezionali. Al suo interno è infatti possibile distinguere due diverse correnti di pensiero: c era chi considerava le Missioni importanti in quanto portatrici di progresso nelle zone rurali e chi invece, come Zambrano, reputando la sapienza popolare un elemento vitale per l esperienza e per il pensiero, le riteneva fondamentali proprio per comprendere i costumi, le visioni e il modo di pensare del mondo contadino. Tra la vita e la morte Tra Mar a Zambrano e Federico Garc a Lorca, che parteciparono ambedue alle Missioni pedagogiche, vi era un amicizia sincera. Zambrano ha sempre avuto molta stima di Garc a Lorca. Conosciuto soprattutto come poeta e drammaturgo, egli aveva una personalità ecclettica: era anche un musicista e un disegnatore. Come nota lo storico dell arte José Luis Plaza Chill n (n. 1964), l aspetto artistico di Garc a Lorca, pur essendo meno conosciuto rispetto alla sua creazione poetica e letteraria, «è una via feconda per approssimarsi alla [sua] complessa personalità . Zambrano, sempre attenta nel cogliere le sfumature dell anima altrui, descrive così il disegno della Donna spagnola nel suo libro Luoghi della pittura: «C è una trama cosmica in alcuni suoi disegni. Così, la Dama espa ola non è un uomo, non è una donna, sebbene lo sia: è qualcosa che accade nel cosmo; non è pittoresca, questa donna spagnola è nel cosmo; è tra cielo e terra, perché è tra la vita e la morte; e Federico fu sempre sfiorato dalla morte. Fuggiva da lei, abbandonandosi a lei, è questo che gli successe. Non aveva salvezza, non aveva scampo. Per quanto dipinse molte donne, lui aspettava la sua, la sua signora, la morte . Federico Garc a Lorca, Donna spagnola, 1927. 156 | SEZIONE 1 | Tra Ottocento e Novecento: le fondamenta della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane