L’UNITÀ IN BREVE

L U N I T I N B R EV E 1. LO SVILUPPO AFFETTIVO SECONDO SIGMUND FREUD E LA PSICOANALISI 2. LO SVILUPPO COGNITIVO SECONDO JEAN PIAGET E LEV SEM NOVI VYGOTSKIJ 3. APPRENDIMENTO E INTELLIGENZA SECONDO IL COGNITIVISMO E IL COMPORTAMENTISMO audio lettura T E O R I E D E L LO SV I LU P P O, D E L L A P P R E N D I M E N TO E D E L L I N T E L L I G E N Z A Secondo Sigmund Freud, la personalità si articola in tre componenti, Es, Super Io e Io, e si forma attraverso cinque fasi, che prendono il nome dalla zona erogena di riferimento. Erik Erikson ha ripreso e ampliato questa teoria ridimensionando l importanza della sessualità, includendo l intero ciclo vitale e scandendo quest ultimo in otto fasi, ciascuna caratterizzata da una crisi psicosociale. Un altra importante innovazione è stata apportata dagli studi di John Bowlby sulla relazione madre-bambino nella prima infanzia. L autore, infatti, ha dimostrato che l attaccamento alla madre non è funzionale solo al soddisfacimento delle pulsioni, ma rappresenta un bisogno primario e influenza le relazioni del soggetto durante tutta la vita. Jean Piaget ha elaborato una concezione dello sviluppo cognitivo articolata in quattro stadi, ciascuno caratterizzato dalla presenza di una struttura mentale che sottende a molteplici processi di pensiero. Inoltre ha indicato tre meccanismi di sviluppo: l organizzazione, l assimilazione e l accomodamento. Rispetto al modello di Piaget, la teoria dello sviluppo cognitivo formulata da Sem novic Vygotskij assegna un ruolo molto più importante al contesto socioculturale, in quanto considera la formazione dei sistemi psicologici come il risultato dell interiorizzazione di attività che in un primo momento si manifestano nelle relazioni sociali. Per i comportamentisti, lo sviluppo è un accumulo di apprendimenti, pertanto è possibile migliorare la società intervenendo sugli individui. Già dagli anni Cinquanta del Novecento questa corrente comincia a sollevare molte polemiche. Un alternativa significativa emerge dal cognitivismo, di cui Jerome Bruner è uno degli esponenti più importanti. Egli interloquisce in modo originale sia con Piaget, riconoscendo l importanza dei diversi stili cognitivi che emergono nel corso dello sviluppo, sia con Vygotskij, valorizzando la dimensione sociale e culturale dell attività mentale e dell educazione. Anche Howard Gardner offre un contributo importante al cognitivismo, mettendo in discussione la concezione unitaria dell intelligenza a favore di un interpretazione pluralista. unità 4 | Teorie dello sviluppo, dell apprendimento e dell intelligenza | 145

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane