T2 - Anton Semënovič Makarenko, Eroi dell’educazione sociale

PAROLA D AUTORE | T2 Anton Sem novi Makarenko Poema pedagogico, L albatros, Roma 2009, pp. 61-65 Eroi dell educazione sociale Il Poema pedagogico, pubblicato in tre parti tra il 1934 e il 1935, è il capolavoro di Makarenko, che ha dedicato alla sua composizione circa dieci anni. Non è un opera che enuncia in modo sistematico una dottrina pedagogica, ma un resoconto letterario, una sorta di diario di bordo che narra la sperimentazione in corso d opera della colonia Gor kij attraverso le voci dei suoi protagonisti. Erano in cinque gli educatori, me compreso. Il compagno Grin ko1, a quell epoca, ci definì «eroi dell educazione sociale . Fra di noi non solo non ci chiamavamo mai così, ma nemmeno pensavamo di fare alcunché di eroico [ ]. Eravamo persone normali e avevamo una valanga di difetti. A rigore, non conoscevamo neppure bene il nostro mestiere: la nostra giornata lavorativa era piena di errori, di movimenti incerti, di pensieri confusi. E davanti avevamo una nebbia sconfinata, attraverso la quale con grande fatica riuscivamo a intravedere frammenti della futura vita pedagogica. [ ] Da noi solo due cose non suscitavano dubbi: la nostra ferma determinazione a non abbandonare l impresa, di condurla comunque ad un punto finale, fosse pure un punto infausto; e il solito modo di vivere, che continuava a imperare nella colonia e intorno ad essa. Quando gli Osipov arrivarono nella nostra colonia, avevano un atteggiamento molto sprezzante nei confronti dei colonisti. Secondo le nostre regole, l educatore di turno era tenuto a pranzare insieme ai ragazzi. Ma Ivan Ivanovi 2 e sua moglie mi dichiararono risolutamente che non avrebbero mangiato alla stessa tavola dei ragazzi perché non riuscivano a vincere il 1. Grigorij Federovi Grin ko (1890-1938), uomo politico sovietico impegnato in attivi- loro senso di ribrezzo. Dissi loro: Si vedrà. Nel dormitorio, durante il turno serale, Ivan Ivanovi non si sedeva mai sui letti dei ragazzi e, dato che nel dormitorio non c era altro, passava tutto il turno in piedi. Ivan Ivanovi e sua moglie mi dissero: Ma come potete sedere su quei letti! Sono pieni di pidocchi. Risposi: Non importa, in qualche modo si rimedierà. O distruggeremo i pidocchi o troveremo un altra soluzione Di lì a tre mesi, Ivan Ivanovi non solo mangiava di gusto alla stessa tavola dei colonisti, ma aveva perfino perso l abitudine di portarsi appresso il suo cucchiaio personale: ne prendeva uno di quelli dal mucchio comune in mezzo alla tavola e ci passava appena un dito sopra, giusto per assicurarsi che fosse pulito. E la sera, nel dormitorio, tra la folla impertinente dei ragazzi egli sedeva sui letti a giocare a ladro e delatore 3. [ ] Ufficialmente il lavoro degli educatori si divideva in un turno principale, in un turno di sorveglianza sul lavoro dei ragazzi e in un turno serale. Inoltre, al mattino gli educatori insegnavano a scuola. tà educative. [Nota nel testo, NdR]. 2. Ivan Ivanovi Osipov. 3. Variante del gioco di gruppo Lupus in fabula , per la quale però non servono carte. 106 | SEZIONE 1 | Tra Ottocento e Novecento: le fondamenta della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane