VERSO LE COMPETENZE

VERSO LE COMPETENZE

CONOSCENZE

1 Scegli il completamento corretto.


a. Tommaso d’Aquino è il principale esponente:

  • 1 del pensiero scolastico francescano.
  • 2 del pensiero agostiniano.
  • 3 del pensiero scolastico domenicano.

b. Secondo Ugo di San Vittore la logica:

  • 1 è la più importante delle branche della filosofia.
  • 2 è una scienza a sé stante.
  • 3 fa parte delle arti meccaniche.

c. La conoscenza secondo Bonaventura da Bagnoregio è:

  • 1 un’ascesi mistica.
  • 2 la meta raggiunta al termine di un percorso di indagine razionale.
  • 3 la meta finale di un percorso basato sull’esperienza.

d. La scolastica:

  • 1 è nata nell’antica Grecia a opera di Aristotele.
  • 2 è nata dall’insegnamento nelle scuole religiose.
  • 3 è nata dall’insegnamento nelle scuole laiche.

2 Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).


a. Nella scala gerarchica dei saperi di Ugo di San Vittore la teologia è subordinata alla filosofia.

  •   V       F   

b. Ugo di San Vittore pone la mistica a coronamento del percorso conoscitivo.

  •   V       F   

c. Bonaventura da Bagnoregio colloca la filosofia al vertice della piramide del sapere.

  •   V       F   

d. Per Bonaventura da Bagnoregio Cristo è l’unica fonte della vera sapienza.

  •   V       F   

e. Per san Tommaso la teologia e la filosofia sono scienze autonome.

  •   V       F   

f. Secondo san Tommaso ognuno di noi possiede i principi primi della conoscenza.

  •   V       F   

g. Tommaso d’Aquino condivide integralmente le posizioni dei filosofi aristotelici arabi sul rapporto tra maestro e educando.

  •   V       F   

3 Completa il seguente testo utilizzando le espressioni e i termini elencati di seguito.


potenza Dio filosofo allievo atto principi primi maestro


San Tommaso sostiene che il .......................................... ha il compito di rendere effettiva la conoscenza dell’.......................................... permettendo il passaggio dalla conoscenza in .......................................... alla conoscenza in ..........................................: secondo il .........................................., infatti, l’alunno possiede già i .......................................... della scienza (che provengono da ..........................................), ma questi devono essere organizzati.

LESSICO

4 Fornisci una definizione per ognuna delle seguenti parole ed espressioni.


a. Scolastica

b. Quaestio

c. Arti meccaniche

d. Mistica

e. Estasi

f. Inventio

g. Doctrina

ESPOSIZIONE ORALE

5 Sviluppa oralmente i seguenti argomenti


a. Illustra la concezione della conoscenza esposta da Ugo di San Vittore nel Didascalicon.

b. Descrivi la funzione che è assegnata a Cristo nel percorso conoscitivo delineato da Bonaventura da Bagnoregio.

c. Definito il rapporto tra ragione e fede in san Tommaso, esponi la sua idea rispetto al ruolo del maestro e al processo di insegnamento.

d. Metti a confronto la concezione della conoscenza di Ugo di San Vittore e quella di Bonaventura da Bagnoregio, individuando punti di contatto e specificità.

e. Illustra le differenze esistenti tra Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso d’Aquino rispetto alla questione del rapporto tra maestro e discente.

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ANALISI E COMPRENSIONE DI UN DOCUMENTO

6 Leggi il brano riportato di seguito riguardante il contesto familiare nel Medioevo. Dopo la lettura, analizza il brano insieme ai tuoi compagni, ragionando sugli spunti di riflessione proposti.


È pur sempre alla madre – più che al padre –, di cui la Madonna è paradigma, che si rivolgono, fino alle soglie del Quattrocento, i consigli di religiosi, autori di testi pedagogici, e, per quanto riguarda la primissima infanzia, anche di medici. Soprattutto dalla fine del XII secolo, in condizioni sociali più sicure e con una popolazione infantile meno a rischio, prendono corpo una pediatria e una puericultura con sede elettiva nella casa. Sono consigli circa la nascita, l’allattamento, lo svezzamento, il pianto, i primi passi e gli esordi del linguaggio, i quali vanno collocati nel quadro sempre più preciso e articolato di una pedagogia peculiare della famiglia.

Col passare dei secoli si esplicita infatti la sua funzione educativa, distinta per età e sesso dei figli: fino ai sette anni il maschio, per un tempo molto più lungo la bambina sono nelle mani della madre, che ha non solo un ruolo espressivo, ma anche istruzionale, in quanto avvia a una prima alfabetizzazione e soprattutto sovrintende all’educazione religiosa dei figli maschi, oltre che delle femmine. Successivamente la figura forte della pedagogia domestica diventa il padre. Si tratta di personaggi formativi, che sono anche paradigmi: come quella classica, anche quella medievale è un’educazione tramite l’esempio, che si accentua nella casa, negli insegnamenti informali delle donne alle bambine, dell’uomo ai maschi, in quell’apprendistato che per secoli congloba nella famiglia, agenzia socializzante per antonomasia, ogni intento e intervento formativo.

E. Becchi, Medioevo, in Storia dell’infanzia, vol. 1 Dall’antichità al Seicento, a cura di E. Becchi e D. Julia, Laterza, Roma-Bari 1996, pp. 71-72.


a. Quali sono gli argomenti trattati nella letteratura educativa medievale sull’infanzia?

b. Quali sono i ruoli educativi del padre e della madre?

c. Che funzioni ha la pedagogia dell’esempio?

7 Osserva l’immagine: rappresenta la Madonna del soccorso, in una versione rara e di stampo “familiare” a opera di un anonimo pittore fiorentino del XV secolo, dipinto conservato nella chiesa di Santo Spirito a Firenze. Commenta l’immagine insieme ai tuoi compagni, soffermandoti sui seguenti aspetti.


a. Che oggetto impugna la Vergine e qual è il suo atteggiamento davanti al diavolo?

b. Quali sono l’atteggiamento, l’abbigliamento e la posizione del bambino?

c. Come si comporta la madre del bambino?

I colori della Pedagogia - volume 2
I colori della Pedagogia - volume 2
L’educazione dal basso Medioevo al positivismo - Secondo biennio del liceo delle Scienze umane