VERSO LE COMPETENZE

VERSO LE COMPETENZE

conoscenze

1 Scegli il completamento corretto.


a. Secondo Ardigò è compito dell’educazione:

  • 1 il radicamento nel soggetto dell’abitudine al bene.
  • 2 il pieno sviluppo della personalità del soggetto.
  • 3 guidare il soggetto alla realizzazione dell’essenza divina che è in lui.


b. Per Gabelli la scuola:

  • 1 è un luogo di disciplinamento.
  • 2 è un luogo di “custodia”.
  • 3 è un luogo di promozione personale e sociale.


c. La legge Casati:

  • 1 assegna la scuola alla competenza dello Stato.
  • 2 assegna la scuola alla competenza dei comuni.
  • 3 assegna la scuola alla competenza delle regioni.


d. Cattaneo ritiene che la metodologia didattica debba:

  • 1 procedere, nei processi di apprendimento, dall’ignoto al noto.
  • 2 essere fondata sulla memorizzazione dei contenuti.
  • 3 essere graduata in base all’età degli alunni.

2 Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).


a. Per Ardigò l’educazione varia con il mutare di precise matrici ambientali.

  •   V       F   

b. Secondo Gabelli conta più come si insegna che ciò che si insegna.

  •   V       F   

c. La legge Coppino rende obbligatorio l’insegnamento della religione nella scuola elementare.

  •   V       F   

d. La legge Orlando eleva l’obbligo scolastico fino ai 14 anni.

  •   V       F   

e. I maestri della scuola post-unitaria si distinguono per l’elevata preparazione culturale, per il prestigio sociale dato dalla professione e la buona retribuzione.

  •   V       F   

f. La legge Daneo-Credaro trasforma il maestro di scuola in dipendente statale.

  •   V       F   

g. Cattaneo crede fortemente nel ruolo sociale e politico dell’educazione.

  •   V       F   

h. Cattaneo promuove la formazione liceale rispetto a quella tecnica e professionale.

  •   V       F   

3 Completa il seguente testo utilizzando le espressioni e i termini elencati di seguito.


deduttivo • elementare • secondaria • discipline umanistiche • materie scientifiche • induttivo


Ardigò riserva le .......................................... alla scuola .........................................., mentre al primo posto vengono per lui le ........................................... Sul piano del metodo invece riserva il metodo .......................................... alle scuole superiori e quello .......................................... alla scuola ...........................................

LESSICO

4 Fornisci una definizione per ognuna delle seguenti parole ed espressioni.


a. Lezioni delle cose

b. Obbligo scolastico

c. Analfabetismo

d. Femminilizzazione del corpo docente

ESPOSIZIONE ORALE

5 Sviluppa oralmente i seguenti argomenti.


a. Esponi la concezione educativa di Ardigò, soffermandoti anche sulle riflessioni da lui espresse rispetto alle questioni metodologiche.

b. Illustra l’idea di scuola di Gabelli, riflettendo soprattutto sulle funzioni formative assegnate al maestro e sulle novità introdotte a livello didattico.

c. Descrivi le tappe che nel primo quarantennio post-unitario consentono di compiere passi in avanti nella lotta contro l’analfabetismo.

d. Ripercorri i passaggi che portano l’insegnante di scuola elementare dalla condizione di “lavoratore precario” a quella di dipendente dello Stato.

e. Rifletti sulle critiche mosse da Cattaneo alla scuola italiana, alla luce delle cognizioni di storia della scuola acquisite nell’unità.

f. Sia Ardigò sia Gabelli sono fautori di una metodologia didattica fondata sul contatto diretto con il mondo reale. Quali sono le specificità delle loro prospettive didattiche?

g. Le concezioni pedagogiche di Cattaneo, Ardigò e Gabelli offrono interpretazioni diverse dei principi del positivismo. In che cosa si distinguono?

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ANALISI E COMPRENSIONE DI UN DOCUMENTO
6 Leggi il brano riportato di seguito, nel quale si offre uno spaccato della scuola dell’obbligo dal punto di vista del maestro Emilio Ratti, il protagonista del Romanzo d’un maestro di Edmondo De Amicis. Dopo la lettura, ragiona sul brano insieme ai tuoi compagni e rispondi alle domande.

Quella novità dell’istruzione obbligatoria gli dava quasi un ardor nuovo, come se con essa dovesse principiare per gl’insegnanti un nuovo e miglior periodo d’esistenza: un periodo nel quale i parenti, meglio persuasi dell’importanza dell’istruzione, imposta così solennemente, come un sacro dovere sociale, avrebbero preso in maggior rispetto il maestro, e agevolato in qualche modo il suo ufficio, adoperandosi, se non altro, con più impegno, a infonder nei ragazzi l’amor della scuola, e a farveli andar tutti i giorni e tutto l’anno. Dal canto suo egli decise di far tutto il possibile perché fosse osservata la legge.

Il giorno dell’apertura gli si presentò una compagnia di ragazzi sani, tarchiatotti, d’un bel colorito di montanari, con certe forme di testoni che rivelavan forza di volontà, e degli occhi azzurri chiari, che davano a sperare delle indoli quiete. Ma i presenti eran cinquantatré, mentre sommavano a settantaquattro gli obbligati. È vero che tutti i settantaquattro non sarebbero capiti nella scuola, e a questo non s’era pensato. Ma, rispetto alla legge, non voleva dire: ventun mancanti eran molti. Passati alcuni giorni, il maestro ne compilò l’elenco, e lo presentò al segretario, che lo trasmettesse al sindaco, e gli domandò insieme notizie intorno ai parenti, per andarli a sollecitare. Quasi tutti stavan fuori del paese [Altarana]. Egli stabilì di far due o tre visite al giorno, deviando qua e là dalla sua passeggiata solita. E cominciò il suo giro con zelo veramente apostolico, dopo essersi predisposte in capo certe brevi esortazioni ragionate, che gli parevano, di efficacia sicura. Ma le sue illusioni duraron poco. Per quanto si presentasse in modo cortese e amichevole, egli fu male accolto quasi da per tutto. […]

Con tutto questo, un po’ per timore dell’ammenda, un poco per condiscendenza, sei o sette delle venti famiglie renitenti mandarono i figliuoli. Per le altre, vide il maestro che non c’era che d’aspettare gli effetti del rigore del sindaco, e rinunziò alla sua propaganda.


E. De Amicis, Il romanzo d’un maestro, a cura di A. Ascenzi, P. Boero, R. Sani, editore De Ferrari, Genova 2007, pp. 142-43.


a. Che speranze ha il maestro Ratti rispetto all’obbligatorietà scolastica?
b. Com’è il primo impatto con la scolaresca?
c. Qual è il bilancio sull’effettiva accoglienza dell’obbligo scolastico da parte delle famiglie?

7 Osserva l’immagine: riproduce il quadro di Egisto Lancerotto L’esame in una classe femminile. Commenta l’immagine insieme ai tuoi compagni, soffermandoti sui seguenti aspetti.


a. Com’è arredata l’aula?

b. Che abbigliamento e quale atteggiamento hanno le alunne?

c. Perché sono presenti solo alunne in classe?

I colori della Pedagogia - volume 2
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