4 - Le istituzioni scolastiche del pietismo

4. Le istituzioni scolastiche del pietismo

4.1 Educazione e pietismo

Il pietismo (termine derivato dalla parola “pietà”) è un movimento religioso nato in seno al protestantesimo tedesco tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento per impulso di Philipp Jakob Spener (1635-1705). Alla base di questo movimento c’è la volontà di opporre al formalismo dottrinale della teologia luterana un’idea di fede illuminata dall’amore e dalla carità e vissuta concretamente nella società. Questa prospettiva porta i pietisti non solo a promuovere iniziative per diffondere una conoscenza della Bibbia intrecciata con la vita quotidiana, ma anche a dar vita a numerose opere caritative e a investire molte energie nel campo dell’educazione.

Come per i giansenisti di Port-Royal, il bambino secondo i pietisti è un essere fragile, corrotto dal peccato originale. Solo una tempestiva ed efficace azione educativa può mantenerlo sulla retta via. L’intervento educativo per i pietisti deve mirare, nello specifico, a rafforzare la ragione, per consentire al soggetto di discernere il bene dal male, e la volontà, per permettergli di resistere alle trappole del peccato. Questa impostazione emerge con chiarezza dall’analisi della vasta e variegata opera educativa attuata da August Hermann Francke.

4.2 Le Fondazioni di Francke

August Hermann Francke (Lubecca 1663 - Halle 1727) rappresenta il personaggio di maggior rilievo del pietismo in ambito educativo.

Studia presso le università di Erfurt e Kiel. Nel 1684 diviene professore presso l’università di Lipsia e qui, dopo essere venuto in contatto con il mondo pietista, avvia sull’esempio di Spener i collegia philobiblica, ovvero delle conferenze improntate su un’esegesi pratica della Bibbia. L’esperienza viene ostacolata dalle autorità universitarie. Così Francke nel 1687 accetta l’invito di Spener a recarsi presso l’università di Halle.

Contestualmente diviene pastore della parrocchia di Glaucha, un sobborgo di Halle, dove fonda una serie di istituti di educazione, che prendono il nome di Fondazioni di Francke. Queste comprendevano:

  • un orfanotrofio per ragazzi e ragazze, ospitati in case diverse;
  • una scuola dei poveri o scuola elementare gratuita;
  • una scuola tedesca o scuola elementare a pagamento per i figli del ceto medio;
  • un Paedagogium, cioè una scuola con convitto di livello preuniversitario;

  • un Seminarium praeceptorum (“Vivaio di maestri”, “fucina di maestri”) per la formazione dei maestri;
  • un Seminarium selectum praeceptorum (“Vivaio di maestri scelti”, “fucina di maestri scelti”) per la preparazione degli insegnanti destinati agli istituti di livello secondario;
  • un collegio orientale per lo studio delle lingue bibliche.

Francke realizza un vero e proprio sistema scolastico, che intende perseguire una duplice finalità:

  • offrire ai poveri una scolarizzazione iniziale che permetta loro di sfuggire all’indigenza e di realizzare un inserimento fattivo nella società;
  • rinnovare l’istruzione di livello secondario con scuole ispirate ai criteri pedagogici di Comenio e discipline insegnate dapprima in tedesco e poi in latino.

Accanto a questi istituti vi erano altre iniziative che potremmo definire “accessorie” (stamperia, farmacia, biblioteca, libreria) dalle quali si ricavavano i proventi per pagare gli insegnanti e mantenere gli alunni poveri.

Alla morte di Francke, avvenuta nel 1727, le sue Fondazioni erano cresciute a tal punto che riuscivano ad accogliere oltre duemila ragazzi e ragazze.

per immagini

L’orfanotrofio di Halle

Il grande edificio dell’orfanotrofio fondato da Francke a Halle, così come appariva nel 1749. Oltre all’orfanotrofio, le Fondazioni di Francke a Halle comprendevano una scuola elementare gratuita per i poveri e una a pagamento per i figli del ceto medio, una scuola con convitto di livello preuniversitario (il Paedagogium), seminari per la formazione degli insegnanti e un collegio per l’insegnamento delle lingue bibliche.

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4.3 Il programma educativo

Nelle Fondazioni di Francke, come nelle Piccole scuole di Port-Royal, vige una ferrea disciplina e la vigilanza dei maestri sugli alunni è continua. Sono vietate le lodi, i premi e tutte le azioni che possono incentivare l’amor proprio degli alunni. Sono messe al bando anche tutte le forme di divertimento, dal gioco al teatro.

L’ambiente educativo è pensato per frenare le “tendenze egoistiche” tipiche dei bambini e dei ragazzi e per favorire la formazione del cuore, affinché in esso si radichino le virtù dell’obbedienza e dell’umiltà, considerate fondamentali per permettere al giovane di inserirsi spontaneamente nell’ordine stabilito per lui da Dio.

Al centro del progetto educativo delle Fondazioni c’è certamente l’insegnamento religioso (spiegazione della Bibbia, catechismo, preghiera libera e partecipazione ai servizi religiosi), ma nel programma di studio è anche evidente una netta “impronta realistica”, per cui viene dato ampio spazio alle conoscenze che preparano i giovani ai bisogni reali della vita. Così nelle scuole elementari, oltre alla lettura, alla scrittura e al calcolo, si insegnano occasionalmente – durante le passeggiate – la geografia, la storia, la biologia naturale e anche aspetti dell’organizzazione politica del paese. Nelle scuole di livello secondario, accanto alle lingue classiche, alla storia e alla geografia, si insegnano le lingue moderne (in particolare tedesco e francese) e si riserva grande attenzione alle materie scientifiche (matematica, astronomia, botanica, anatomia e così via). Addirittura, il Paedagogium è perfino dotato di un gabinetto scientifico (per le lezioni di storia naturale, fisica e anatomia) e di un orto botanico.

Sul piano didattico, le istituzioni scolastiche di Halle si caratterizzano per almeno due aspetti:

  • la divisione in classi flessibile, per cui i ragazzi sono distribuiti nelle classi sulla base delle loro conoscenze in ciascuna disciplina;
  • l’adozione del metodo d’insegnamento intuitivo, per cui – soprattutto per le materie scientifiche – si privilegia l’apprendimento in forma intuitiva, scaturito dall’osservazione o dall’esperienza diretta.

Le scuole dei pietisti eserciteranno una grande influenza nella storia della scuola europea, soprattutto per la particolare rilevanza assegnata alle discipline scientifiche e tecnico-professionali, tanto da essere considerate l’antecedente storico delle future scuole tecniche, diffuse in Europa in concomitanza con la rivoluzione industriale del XIX secolo.

  VERSO LA PROFESSIONE   

Il pedagogista

Il pedagogista, come stabilito dalla legge Iori (legge 205/2017, art. 1, commi 594-601, e legge 145/2018, art. 1 comma 517), è lo specialista dei processi di educazione e formazione, in possesso di specifico titolo di laurea in pedagogia, in scienze dell’educazione o di laurea specialistica o magistrale in una delle classi delle scienze dell’educazione. La professione di pedagogista comprende l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, la valutazione e la progettazione di attività in ambito educativo e formativo rivolte alla persona, alla coppia, alla famiglia, al gruppo, agli organismi sociali e alla comunità in generale. Può operare in vari settori: servizi sociali, sanitari (solo per le prestazioni sociali), alla famiglia; servizi giuridico-penitenziari; scuola; servizi per l’infanzia, per l’adolescenza, per gli anziani; comunità sociali, case-famiglia, centri di riabilitazione, agenzie formative, centri culturali, centri sportivi, agenzie per il lavoro e per la selezione delle risorse umane, centri per l’orientamento, centri per l’adozione-affido, studi professionali, enti locali e così via. Può esercitare la sua professione come dipendente o come libero professionista e può anche svolgere attività di ricerca e di sperimentazione didattica.

Intervista a un pedagogista

Elabora in classe un questionario con domande da sottoporre al pedagogista che opera nella tua scuola oppure individua un pedagogista da intervistare prendendo contatti con la sede regionale a te più vicina di una delle principali associazioni di categoria (Anpe e Pedias).

per lo studio

1. Quali sono i compiti pertinenti all’intervento educativo secondo la concezione pietista?

2. Che tipo di finalità anima le Fondazioni di Francke?

3. Quali sono gli elementi di maggior novità che caratterizzano l’offerta formativa e la pratica didattica delle Fondazioni di Francke?


  Per discutere INSIEME 

Sia nelle Petites écoles che nelle Fondazioni di Francke si dà grande rilievo alla disciplina. Pensi che nella scuola di oggi ci sia posto per la disciplina oppure la ritieni un concetto obsoleto?

I colori della Pedagogia - volume 2
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