Il Seicento è un secolo complesso e contraddittorio: da una parte, l’Europa è attraversata da una profonda crisi economica, demografica e politica; dall’altra, emergono in ambito artistico l’artificio, il movimento e la fantasia con il Barocco, si ha il fiorire di una prima protoindustrializzazione in Inghilterra e di un nuovo modo di affrontare lo studio della natura e dell’universo, che determina una vera e propria rivoluzione scientifica.
Grazie a personalità quali Bacone, Galileo Galilei e Cartesio, si afferma una nuova idea della conoscenza, non più basata esclusivamente sull’autorità dei testi classici, ma fondata sull’approccio diretto alla realtà e sull’osservazione della natura. Comincia a essere messo in discussione il primato della cultura antica greco-romana e si fa strada l’esigenza di un sapere capace di accogliere le istanze di crescita scientifico-tecnologica poste dall’epoca.