VERSO LE COMPETENZE

VERSO LE COMPETENZE

CONOSCENZE

1 Scegli il completamento corretto.


a. La proposta formativa dei collegi gesuitici è fondata:

  • 1 sulla formazione professionale.
  • 2 sulla formazione tecnico-scientifica.
  • 3 sulla formazione umanistica.


b. La Ratio studiorum prevede un percorso di studi suddiviso in tre livelli:

  • 1 corso elementare, corso superiore, corso universitario.
  • 2 corso umanistico, corso filosofico, corso teologico.
  • 3 corso superiore, corso filosofico, corso teologico.


c. L’obiettivo principale dell’azione educativa di Carlo Borromeo è:

  • 1 l’alfabetizzazione della popolazione.
  • 2 la formazione della classe dirigente.
  • 3 la riforma dei costumi secondo modelli di vita monastica.


d. I Tre libri dell’educazione cristiana di Antoniano trattano:

  • 1 di istruzione catechistica dei fanciulli.
  • 2 di problemi pedagogici.
  • 3 di istruzione catechistica degli adulti.

2 Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).


a. Sin dalle origini Ignazio di Loyola orienta la Compagnia di Gesù verso il magistero educativo.

  •   V       F   

b. I collegi dei gesuiti si specializzano nella formazione dell’infanzia abbandonata.

  •   V       F   

c. L’azione pastorale di Carlo Borromeo si concentra esclusivamente sulla formazione del clero.

  •   V       F   

d. Carlo Borromeo si impegna anche per la diffusione delle Scuole della dottrina cristiana nell’arcidiocesi di Milano.

  •   V       F   

e. I destinatari diretti dei Tre libri dell’educazione cristiana dei figlioli sono i padri di famiglia.

  •   V       F   

f. Nel suo trattato educativo Silvio Antoniano propone una versione agevolata del Catechismo romano da leggere in famiglia.

  •   V       F   

3 Completa il seguente testo utilizzando le espressioni e i termini elencati di seguito.


di Messina in America Latina esterni romano interni di Gandia


I primi collegi gesuitici erano destinati a studenti .............................................; fra i primi aperti a studenti ............................................. vi fu il collegio ............................................. e, nel 1548, il collegio .............................................; il Collegio ............................................. fu inaugurato alcuni anni dopo; numerose furono le fondazioni gesuitiche anche ..............................................

LESSICO

4 Fornisci una definizione per ognuna delle seguenti parole ed espressioni.


a. Concilio

b. Ratio studiorum

c. Seminario

d. Catechismo romano

e. Confraternita

ESPOSIZIONE ORALE

5 Sviluppa oralmente i seguenti argomenti.


a. Elenca le più importanti decisioni stabilite nel Concilio di Trento sul piano dottrinale e disciplinare.

b. Illustra i motivi che a tuo avviso permettono di attribuire un valore educativo all’azione pastorale esercitata da Carlo Borromeo nell’arcidiocesi di Milano.

c. Descrivi le prassi educative adottate nei collegi della Compagnia di Gesù e indica quelle che secondo te sono ancora in uso nella scuola di oggi.

d. Metti a confronto i programmi e le metodologie educative dei collegi d’istruzione dei gesuiti con quelle proposte nelle scuole secondarie riorganizzate da Melantone.

e. Alla luce delle conoscenze acquisite in questa e nella precedente unità, prova a individuare analogie e differenze esistenti tra la concezione pedagogica umanistica e quella post-tridentina teorizzata da Silvio Antoniano.

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ANALISI E COMPRENSIONE DI UN DOCUMENTO

6 Leggi il brano riportato di seguito riguardante l’istituzione dei seminari diocesani stabilita dal Concilio di Trento. Dopo la lettura, analizza il brano insieme ai tuoi compagni, ragionando sugli spunti di riflessione proposti.


Poiché l’età degli adolescenti, se non viene rettamente educata, è pronta a seguire i piaceri del mondo, e se non si forma fin dai più teneri anni alla pietà ed alla religione, prima che i vizi si impadroniscano di tutto l’uomo, non potrà giammai perfettamente e senza un grandissimo e quasi singolare aiuto dell’onnipotente Iddio perseverare nella disciplina ecclesiastica, il santo Concilio stabilisce che tutte le chiese cattedrali, metropolitane e maggiori di queste, a seconda dei mezzi e dell’ampiezza delle diocesi, siano tenute a nutrire, educare religiosamente e istruire nelle discipline ecclesiastiche un certo numero di fanciulli della stessa città o diocesi o, se non sono molto numerosi, della provincia, in un collegio che il vescovo sceglierà a questo scopo presso le stesse chiese o in un altro luogo conveniente. In questo collegio siano ricevuti ragazzi che abbiano almeno dodici anni, che siano nati da legittimo matrimonio, che sappiano sufficientemente leggere e scrivere, e la cui indole e volontà facciano sperare che essi serviranno perpetuamente nel ministero ecclesiastico. Il santo Concilio vuole che siano scelti soprattutto i figli dei poveri, senza però escludere quelli dei ricchi, a condizione tuttavia che siano mantenuti a loro spese e che manifestino zelo di servire Dio e la Chiesa. Dopo avere distribuito questi fanciulli in tante classi, quante a lui sembrerà opportuno, secondo il numero, l’età ed i progressi nella disciplina ecclesiastica, il vescovo ne assegnerà un certo numero all’esercizio delle chiese quando gli sembrerà opportuno, e parte la tratterà a continuare gli studi nel collegio e rimetterà altri al posto di coloro che avrà assegnato alle chiese, così che questo collegio sia come un perpetuo vivaio di ministri di Dio. Affinché siano più agevolmente allevati nella disciplina ecclesiastica, subito porteranno la tonsura e sempre l’abito ecclesiastico, apprenderanno la grammatica, il canto, il computo ecclesiastico e altre conoscenze utili, studieranno la Sacra Scrittura, le opere di scienza ecclesiastica, le omelie dei santi, tutto ciò che sembrerà opportuno per amministrare i sacramenti e soprattutto per ascoltare le confessioni, le regole concernenti i riti e le cerimonie.

Decreti di riforma del Concilio di Trento riguardanti i seminari (sessione XXIII, canone XVIII), in M. Marcocchi (a cura di), La riforma cattolica. Documenti e testimonianze, vol. I, Morcelliana, Brescia 1967, pp. 549-51.


a. Qual è la visione dell’adolescenza che emerge nell’incipit del decreto?

b. Quali caratteristiche sono richieste ai ragazzi per essere accolti nel seminario?

c. Qual è il programma di studi del seminario?

d. Qual è il ruolo assegnato ai vescovi rispetto alla fondazione e organizzazione interna dei seminari?

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7 Osserva l’immagine: riproduce un affresco (eseguito nel 1588-89 all’interno della basilica di Santa Maria in Trastevere, a Roma, da Pasquale Cati) che rappresenta il Concilio di Trento e il trionfo del papato sull’eresia. Commenta l’immagine insieme ai tuoi compagni, rispondendo alle domande.


a. Come sono disposti i padri conciliari e i cardinali legati, che presiedono il concilio?

b. Al centro dell’assemblea ci sono due personaggi: a quali funzioni assolvono secondo te?

c. In primo piano è rappresentata la Chiesa che trionfa sull’eresia: come è ritratta? Da quali figure allegoriche e simboli è circondata?

I colori della Pedagogia - volume 2
I colori della Pedagogia - volume 2
L’educazione dal basso Medioevo al positivismo - Secondo biennio del liceo delle Scienze umane