2 - La riforma scolastica di Melantone

2. La riforma scolastica di Melantone

2.1 Una vita spesa a conciliare luteranesimo e cultura classica

Personalità meno polemica di Lutero, Melantone ▶ L’AUTORE | si mostra disposto a stabilire un canale comunicativo con il mondo cattolico. Profondo sostenitore dell’Umanesimo, nell’ultimo periodo della sua vita si accosta alla dottrina tradizionale in merito alla questione della libertà umana e, pur non ritrattando mai la sua adesione al protestantesimo, suscita vivaci polemiche all’interno del movimento luterano.

L'AUTORE  Melantone

Philipp Schwarzerd, grecizzato Philippus Melanchthon e italianizzato Filippo Melantone, nasce in Germania a Bretten nel 1497. È avviato presto allo studio delle lettere e della filosofia dal prozio, l’umanista Johannes Reuchlin. Nel 1514 ottiene il titolo di magister Artium (professore nella Facoltà delle Arti) presso l’università di Tubinga.

Inizia presto a insegnare greco e latino, nel 1518 ottiene la cattedra di ebraico e greco presso l’università di Wittenberg ed esplicita il suo programma educativo nell’orazione La riforma degli studi dell’adolescenza (De corrigendis adolescentiae studiis).

Nel 1519 aderisce alla Riforma protestante. Presto diviene uno dei personaggi di punta del movimento luterano, contribuendo alla sua diffusione attraverso numerosi scritti, di cui il più noto è la Confessione di fede di Augusta (Confessio fidei augustana) del 1530.

Tenta comunque un dialogo con la parte cattolica nella Dieta di Augusta (1555) e in seguito si mostra disposto ad assistere alle sessioni del Concilio di Trento. Nell’ultimo periodo della sua vita accentua questa propensione alla conciliazione, provocando divisioni e dibattiti all’interno del movimento protestante.

Muore nel 1560 a Wittenberg.

2.2 La riforma della scuola tedesca

| Ribattezzato “precettore della Germania”, Melantone offre un contributo determinante nella riorganizzazione delle scuole di ordine superiore e delle università tedesche, cercando di conciliare cultura classica e formazione religiosa.

Il piano di riforma della scuola secondaria operato da Melantone si basa sull’esperienza della scuola privata da egli tenuta a Wittenberg per un decennio, pensata per preparare i giovani all’università e basata sullo studio della cultura classica.

Il programma di studio messo a punto da Melantone prevede una fase preliminare di studio in parallelo della grammatica greca e di quella latina, seguito dall’approfondimento degli autori classici, portato avanti insieme allo studio della storia, della geografia, della matematica e all’acquisizione di nozioni religiose. Per favorire l’assimilazione del latino, egli si serve del teatro, facendo esercitare i ragazzi sulle commedie latine.

Melantone perfeziona questo modello nelle scuole di livello secondario di cui segue la fondazione, come quelle di Eisleben e di Norimberga.

Egli pensa a una scuola organizzata in classi:

  • la prima riservata all’apprendimento dei rudimenti del latino;
  • la seconda destinata allo studio della grammatica latina;
  • la terza incentrata sullo studio della dialettica e della retorica e, per i più capaci, del greco e dell’ebraico.

Nell’Ordinamento per la scuola di Norimberga (1526) introduce anche una quarta classe destinata allo studio della matematica.

Uno spazio importante viene riservato anche alla lettura della Bibbia e all’istruzione religiosa, ma il ruolo predominante è assegnato allo studio dei classici.

Ancora più forte è l’influenza esercitata da Melantone nella riforma degli studi universitari: ne rinnova struttura e contenuti, sia attraverso la lotta contro il sapere di stampo aristotelico, sia con l’introduzione di nuove discipline, che vanno dalla poesia alla matematica, alla storia. Egli lavora al riordino di vecchi programmi di studio come quello di Wittenberg e di nuovi, come quelli di Marburg, Königsberg e Jena. Anche in questo caso viene riservato uno spazio privilegiato alla cultura classica, considerata come l’unica chiave d’accesso al vero sapere. A questo proposito, nell’orazione La riforma degli studi dell’adolescenza, del 1518, egli afferma:

Mi piace […] rivolgere poche parole di esortazione ai giovani della nostra illustre Accademia [Università di Wittenberg], affinché, anche in riguardo all’altissima sua dignità, comprendano quale sia il carattere dei rinascenti studi a paragone di quelli che i barbari nostri antenati introdussero dalla Scozia in Francia e dalla Francia in Germania, cosicché, conosciuto l’ordine e lo sviluppo di entrambi i tipi, si giudichi quale sia da abbracciare con maggior vantaggio e minor pericolo. A questo appunto mirerà tutto il mio discorso: a suscitare in voi l’aspirazione ad una nobile letteratura (parlo della greca e della latina), la novità della quale certamente angustia molti, anche se non li allontana proprio sul liminare.

Melantone, Discorso ai giovani dell’Accademia di Wittenberg sulla riforma degli studi dell’adolescenza, in G.M. Bertin, La pedagogia umanistica europea, Marzorati, Milano 1961, pp. 338-39.

Lo sforzo di Melantone nel conciliare protestantesimo e classicismo non anima solo i suoi scritti programmatici, ma anche la sua attività di educatore e lo spinge a scrivere numerosi ordinamenti e programmi, sussidi per lo studio (manuale di dialettica, grammatica latina e greca), alcuni dei quali rimarranno in uso fino al XVIII secolo.

L’azione di riordino degli studi di livello superiore coordinata da Melantone ebbe un forte impatto in ambito luterano e creò le condizioni per dare vita a una nuova classe di insegnanti.

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approfondiamo  STURM E IL GYMNASIUM DI STRASBURGO

Johannes Sturm (1507-89), definito “secondo precettore di Germania”, dà un contributo fondamentale all’organizzazione del ginnasio moderno.

Studia a Liegi presso la scuola dei Fratelli della vita comune, poi nel collegio trilingue di Lovanio; successivamente, si reca a Parigi. Entrato in contatto con Melantone, aderisce al movimento protestante.

Dopo l’esperienza presso il Collegio dei predicatori di Strasburgo come professore di retorica e dialettica, è incaricato dai magistrati della città di organizzare un istituto di istruzione secondaria: nasce così il Gymnasium di Strasburgo, che Sturm dirigerà per 43 anni, fino al 1581, quando – a seguito di controversie teologiche – sarà destituito dall’incarico.

Nel De litterarum ludis recte aperiendis (“Sul giusto modo di aprire scuole di lettere”), del 1538, illustra il piano di studi del suo ginnasio. Si entra a sei anni e si resta fino ai sedici, attraversando dieci classi graduate, strettamente connesse l’una all’altra. Nelle prime tre classi l’insegnamento del latino è il più importante, poi in terza si introduce il greco e nelle ultime due classi gli alunni si dedicano alla dialettica, alla retorica e alla filosofia. Nell’ultimo anno sono introdotte la matematica e l’astronomia.

Sul piano didattico va rilevato che lo studio delle lingue classiche si svolgeva direttamente sui testi degli autori classici ed evangelici ed era rafforzato attraverso esercizi, tra i quali erano privilegiati quelli in grado di affinare le abilità retoriche dello studente, come le dispute, le declamazioni e le rappresentazioni teatrali. L’uso della lingua latina era obbligatorio anche nei momenti di ricreazione.

Molti sono gli aspetti di affinità tra il Gymnasium di Strasburgo e i collegi gesuitici, tanto che lo stesso Sturm, nelle sue Epistulae classicae (1565) arriva a ipotizzare che le scuole della Compagnia di Gesù abbiano tratto ispirazione dall’ordinamento degli studi da lui elaborato per la scuola di Strasburgo. In realtà, è più giusto affermare che l’istituto di Sturm e i collegi dei gesuiti avevano fonti di ispirazione comuni, ovvero le scuole dei Fratelli della vita comune e il modus parisiensis (metodologia didattica applicata negli ambienti universitari parigini).

Nel Gymnasium di Strasburgo si formarono numerosi studenti, molti provenienti anche da altri paesi europei. Pur accogliendo anche studenti delle classi meno abbienti, il Gymnasium si connotò per una caratterizzazione fortemente aristocratica. Il suo modello educativo ebbe una forte risonanza e ispirò le scuole di altri paesi, in particolare in Inghilterra.

per lo studio

1. In che termini Melantone mira a conciliare Umanesimo e protestantesimo?

2. Quale tipo di programma di studio predispone per la scuola secondaria?

3. Quali cambiamenti introduce a livello universitario?


  Per discutere INSIEME 

Sia Lutero sia Melantone credono molto nello studio delle lingue classiche (greco e latino). Ritieni che lo studio delle lingue classiche possa rappresentare ancora oggi un valore aggiunto nel curriculum di uno studente e una competenza in più da spendere nella vita futura?

I colori della Pedagogia - volume 2
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