FINESTRE INTERDISCIPLINARI - Letteratura africana: i griots

FINESTRE INTERDISCIPLINARI – Pedagogia & Letteratura

LETTERATURA AFRICANA: I GRIOTS

La dimensione epica compare in molte culture e in molte epoche, fino alle soglie del nostro tempo. Un esempio interessantissimo in tal senso ci è offerto dall’Africa occidentale. Nel XIII secolo vi sorse l’Impero Mali. Il suo fondatore si chiamava Sundjata Keita, un eroe la cui impresa viene celebrata dai cantori dell’Africa occidentale, chiamati griots, in un insieme di racconti epici che prende il nome di Sundjata. Di seguito, un estratto nel quale è possibile apprezzare la struttura circolare dell’opera, con formule e ripetizioni proprie del linguaggio epico e del sapere orale.

Io sono griot.

Io sono Dieli Mamadu Kuyaté, figlio di Bintu Kuyaté e di Dieli Kedian Kuyaté, maestro nell’arte del parlare. Da tempo immemorabile i Kuyaté sono al servizio dei principi Keita del Mandingo: noi siamo gli scrigni delle parole, noi siamo gli scrigni che custodiscono segreti plurisecolari.

L’arte di parlare non ha misteri per noi. Senza di noi i nomi dei re cadrebbero nell’oblio. Noi siamo la memoria degli uomini; con la parola noi diamo vita ai fatti e alle gesta dei re davanti alle giovani generazioni. Io ho appreso tutto ciò che so da mio padre Dieli Kedian, che a sua volta l’ha appreso dal padre suo. La storia non ha misteri per noi […]. Io conosco l’elenco di tutti i sovrani che si sono succeduti al trono del Mandingo. Io so come gli uomini neri si sono divisi in tribù perché mio padre mi ha lasciato in eredità tutto il suo sapere. Io so perché il tale si chiama Kamara, un altro Keita, un altro ancora Sibidé o Traoré; ogni nome ha un senso, un significato segreto. Io ho insegnato a dei re la storia dei loro antenati affinché la vita degli Antichi serva loro d’esempio, perché il mondo è vecchio ma l’avvenire viene dal passato. La mia parola è pura e spoglia di ogni menzogna, è la parola di mio padre; è la parola del padre di mio padre. Io vi dirò la parola di mio padre esattamente come l’ho ricevuta; i griots del re non conoscono la menzogna. Quando tra le tribù sorge una disputa, siamo noi che tronchiamo ogni contestazione, perché noi siamo i custodi dei giuramenti che gli antenati hanno pronunciato.

Ascoltate la mia parola, voi che avete desiderio di sapere; dalla mia bocca voi imparerete la storia del Mandingo. Dalla mia parola voi saprete la storia dell’antenato del grande Mandingo, la storia di colui che, per le sue gesta, oltrepassò Diulu Kara Naini1; colui che, partendo dall’est, sfolgorò su tutti i paesi dell’Occidente.


D. T. Niane, Sundiata, epopea mandinga, Edizioni Lavoro, Roma, 1986, pp. 11-13

I colori della Pedagogia - volume 1
I colori della Pedagogia - volume 1
L'educazione dal mondo antico all’alto Medioevo - Primo biennio del liceo delle Scienze umane