1 L’educazione e la relazione educativa
La metafora della levatrice
- la dipendenza dell’educando e la sua ricerca di autonomia;
- il rispetto della libertà dell’educando da parte dell’educatore e l’autorevolezza necessaria all’educazione.
La metafora della pianta
per immagini
L’educatore giardiniere
La metafora dei vasi vuoti da riempire

1.2 CHI EDUCA CHI?

INVITO ALLA VISIONE
Zhang Yimou, NON UNO DI MENO, 1999
1.3 OBIETTIVI, FINALITÀ E ORIZZONTI DELL’EDUCAZIONE
- forme che stimolano un atteggiamento di ricerca di fronte alla realtà, che sostengono e orientano le domande, che hanno il coraggio del cambiamento, che creano donne e uomini capaci di riflessione.
- forme che mirano a imporre, anche velatamente, una certa visione, che spengono le domande, che rinchiudono il pensiero nei recinti di ciò che già esiste, che creano uomini e donne conformisti. L’universo dell’educazione, infatti, è popolato anche da figure negative, vissuti spiacevoli ed esperienze traumatiche. In parte, questa problematicità è legata alle caratteristiche stesse della relazione educativa che, come abbiamo mostrato, si basa su una asimmetria strutturale: l’autorità può degenerare nella sopraffazione, mentre gli eccessi di libertà possono condurre all’aggressività o alla noncuranza.
D’altra parte, la problematicità della relazione educativa si deve anche alla molteplicità dei modi e degli spazi in cui si realizza l’educazione. Per esempio, sebbene possa sembrare strano, anche la diffusione di ▶ fake news in Internet è una forma di educazione: esse, infatti, condizionano il modo di pensare delle persone, modellano il loro giudizio e possono predisporle a compiere determinate azioni piuttosto che altre.
Chiaramente queste due forme non esauriscono tutta la varietà dell’educazione, ma offrono un primo, essenziale criterio per giudicare ogni esperienza educativa.
per lo studio
Per discutere INSIEME
Che cosa significa per te educare? Come vorresti che fosse la relazione educativa in famiglia o a scuola? Discutine con i tuoi compagni, proponendo eventualmente modelli alternativi che potrebbero sostituire quelli attuali.
2. La pedagogia
2.1 CHE COS’È LA PEDAGOGIA
2.2 LA PEDAGOGIA COME SCIENZA AUTONOMA E METICCIA
- si fonda su un rapporto fondamentale con la pratica educativa;
- contamina altri saperi e si lascia contaminare;
- non può fare a meno dell’interscambio di conoscenze, metodi e strumenti.
- sul piano teorico, per la pluralità di concetti, linguaggi e metodi;
- sul piano operativo, per le caratteristiche stesse dell’educazione, che riguarda tutto l’arco della vita e una molteplicità di soggetti, all’interno di contesti storici e socio-culturali diversi;
- sul piano della sua funzione socio-politica, perché è un sapere che riflette criticamente sull’esperienza, con un forte orientamento all’emancipazione dei soggetti coinvolti e alla trasformazione della realtà.

approfondiamo LE SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
- la didattica, che approfondisce l’insegnamento e l’apprendimento nei vari aspetti metodologici, tecnici e strumentali;
- l’antropologia sociale e culturale, che elabora interpretazioni sulle radici e le forme socio-culturali dei fenomeni educativi;
- la sociologia, che colloca l’educazione all’interno di dinamiche sociali più ampie;
- la psicologia, che analizza i processi psicologici che interessano i soggetti, in interazione con i contesti di vita e di apprendimento.
- la neurobiologia, che studia l’educazione dal punto di vista delle relazioni tra organismo e ambiente.
per lo studio
Per discutere INSIEME
Cosa sapevi della pedagogia prima di studiare questa unità e come è cambiata la tua visione attraverso la lettura? Discutine in classe con i compagni.
I colori della Pedagogia - volume 1
L'educazione dal mondo antico all’alto Medioevo - Primo biennio del liceo delle Scienze umane