CITTADINI RESPONSABILI - L’espressione della fede religiosa secondo la Costituzione italiana

cittadini responsabili

L’espressione della fede religiosa secondo la Costituzione italiana

La libertà di poter esprimere le proprie credenze religiose è un aspetto molto importante e, proprio per questa ragione, tale principio è stato esplicitamente incluso nella Costituzione della Repubblica italiana, in particolare con l’articolo 19. Tale articolo afferma:

Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

I costituenti della Repubblica erano infatti preoccupati, alla fine della Seconda guerra mondiale, di garantire la libera adesione a una qualsiasi religione; una possibilità che era stata invece vietata o limitata dai regimi totalitari della prima metà del Novecento, che si contraddistinsero anche per la persecuzione della comunità ebrea, che si identificava primariamente attraverso l’adesione alla religione ebraica.
L’articolo 19 sottolinea alcuni aspetti particolari della libertà di espressione religiosa. In primo luogo esso si riferisce a “tutti” e non solo, per esempio, ai soli cittadini residenti o alle persone dotate di cittadinanza italiana; dunque anche un turista, un viaggiatore o un rifugiato, se si trova sul territorio italiano, ha il diritto di manifestare liberamente le proprie idee religiose. In secondo luogo, con questo articolo i costituenti hanno tutelato non solo la libertà di seguire una particolare religione, ma anche quella di non seguirne nessuna, dichiarandosi apertamente atei o non credenti. In terzo luogo, l’articolo non si limita a tutelare l’adesione a una religione, ma permette anche la libertà di culto nonché quella di fare propaganda, ovvero di esprimere anche pubblicamente, per esempio in luoghi pubblici, la propria fede. In questo caso, specifica l’articolo, l’unico vincolo è quello di non compiere rituali contrari al buon costume, ovvero azioni o discorsi che offendano esplicitamente il pudore sessuale o un sentimento morale diffuso.

  Lavoriamo INSIEME
A partire dalla tua esperienza diretta, quale situazione ti viene in mente in cui un culto religioso viene professato liberamente in pubblico? E c’è invece qualche esempio in cui ti sembra che la libertà di culto sancita dalla Costituzione non sia garantita a sufficienza?

I colori della Sociologia
I colori della Sociologia
Secondo biennio e quinto anno del liceo delle Scienze umane