PRIMA PARTE
I fenomeni migratori diretti verso l’Europa rappresentano oggi una realtà complessa e articolata che richiede un’attenta considerazione e analisi da parte dei paesi di accoglienza.
Non sempre però questo avviene e si registra invece, a volte, una valutazione della situazione semplicistica e sommaria che non sembra tenere conto dei molteplici aspetti e risvolti che la costituiscono. In alcuni casi, appaiono molto carenti le capacità empatiche e di immedesimazione non solo nella condizione che l’altro (il migrante) si trova a vivere ma anche nel suo punto di vista. Luigi Ciotti ricorda come, dietro a questa difficoltà, si nasconda una perdita di memoria che, in nome della difesa della propria identità, si traduce nella difficoltà di ricordare il passato del popolo a cui si appartiene, cioè il proprio passato da emigrante. Franco Ferrarotti illustra invece la differenza tra vecchio e nuovo razzismo e spiega come spesso la tematica dell’immigrazione venga “spostata” su quella del razzismo.
Il candidato, avvalendosi anche della lettura e analisi dei documenti riportati, analizzi le dimensioni che caratterizzano la complessità del fenomeno migratorio, soffermandosi in particolare sulle motivazioni a carattere individuale che spingono il singolo a lasciare il proprio paese per spostarsi in un altro e individui ogni possibile strumento e intervento, anche di ordine pedagogico, da destinarsi in primis a chi arriva ma anche a chi accoglie, e che possa essere attuato per affrontare, a tutto campo, questo fenomeno, evitando il più possibile l’insorgere di derive razziste.