VERSO LE COMPETENZE

VERSO LE COMPETENZE

CONOSCENZE
1 Scegli il completamento corretto.

a. Per “società della conoscenza” intendiamo:
  • 1 una società in cui è importante conoscere molte persone.
  • 2 una società fondata sul sapere, la ricerca e l’innovazione.
  • 3 una società basata sull’istruzione di massa.

b. Per “società dei consumi” intendiamo:
  • 1 una società consumista.
  • 2 una società molto ricca.
  • 3 una società basata sulle merci, la moda, la pubblicità e il “tempo libero”.

c. Per “società post-industriale” intendiamo:
  • 1 una società centrata sui servizi e la personalizzazione dei prodotti.
  • 2 una società in cui non esistono più le fabbriche.
  • 3 una società rispettosa dell’ambiente.

d. Il modello di produzione taylor-fordista si basa su:
  • 1 collaborazione fra lavoratori.
  • 2 catena di montaggio.
  • 3 flessibilità dell’orario di lavoro.

e. Per la sociologia il lavoro è:
  • 1 una merce come qualsiasi altra.
  • 2 il mezzo principale con cui le persone si procurano da vivere.
  • 3 uno dei principali ambiti di costruzione dell’identità sociale in età adulta.

2 Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

a. In Italia non ci sono grosse disuguaglianze sul mercato del lavoro.
  •   V       F   
b. Le innovazioni seguono sempre uno sviluppo lineare.
  •   V       F   
c. Le scelte di consumo riproducono le disuguaglianze sociali.
  •   V       F   
d. Le tecnologie digitali permettono nuove modalità di produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi.
  •   V       F   
3 Completa le frasi utilizzando le espressioni e i termini elencati di seguito.

necessità • scienza • servizi • comunicazione • produzione • consumatori • società della conoscenza • cittadini • trasportabili

a. Nella .............................. la .............................. pubblica della .............................. diviene una .............................., tanto per gli scienziati, quanto per i .............................. .
b. I .............................. si esauriscono nel momento della loro .............................., non sono immagazzinabili o .............................. e quindi necessitano di essere realizzati in presenza dei .............................. .
LESSICO
4 Fornisci una definizione per ognuna delle seguenti parole o espressioni.

a. Automazione
b. Digitalizzazione
c. Tasso di attività
d. Flessibilità
e. Tasso di disoccupazione
f. Economia collaborativa (sharing economy)
g. Toyotismo
h. Competenza

ESPOSIZIONE ORALE
5 Rispondi oralmente alle seguenti domande.

a. Che cosa misura il tasso di occupazione? Perché è importante?
b. Che cosa si intende per “consumo collaborativo”?
c. Dal tuo punto di vista, le tecnologie digitali facilitano l’accesso alle informazioni e alla conoscenza? Perché?
d. Che cosa sono le sottoculture e come si formano? Fai qualche esempio.
e. Quali diversi tipi di innovazione esistono? Sapresti fare un esempio per ognuno di essi diverso da quello fatto in questa unità?

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ANALISI E COMPRENSIONE DI UN DOCUMENTO

6 Siamo nel 1992, milioni di persone sono morte per via della guerra e intere specie animali si sono estinte. Molti sono fuggiti nello spazio, ma chi è rimasto sulla terra sogna di possedere un animale vivente, di cui ormai esistono soltanto copie. Anche gli esseri umani sono stati duplicati e diventa sempre più difficile distinguerli dagli androidi.

Philip K. Dick, tra i più importanti scrittori di fantascienza del Novecento, ambienta in questo tipo di scenario uno dei suoi libri più celebri, da cui sarà poi tratto l’altrettanto famoso film Blade Runner.

Dopo la lettura, rispondi alle domande.


Una gioviale scossetta elettrica, trasmessa dalla sveglia automatica incorporata nel modulatore d’umore che si trovava vicino al letto, destò Rick Deckard. Sorpreso [...] si alzò dal letto con il pigiama multicolore e si stiracchiò. Ora, nell’altro letto, anche Iran, sua moglie, dischiuse gli occhi grigi, tutt’altro che gioviali, sbatté le palpebre, quindi gemette e li richiuse.

“Hai programmato il tuo Penfield a volume troppo basso” le disse. “Ora te lo alzo e ti sveglierai come si deve e…”

“Giù le mani dai miei programmi.” La voce della donna aveva un tono di tagliente amarezza.

Non voglio svegliarmi.”

Le si sedette accanto, si chinò su di lei e le spiegò con dolcezza. “Se regoli la scossa a un livello abbastanza alto, sarai contenta di svegliarti, capito? Al livello C supera la soglia che blocca lo stato di coscienza: con me, perlomeno, funziona.” Con premura e delicatezza, perché si sentiva ben disposto verso il mondo – lui aveva scelto il livello D – la toccò sulla spalla nuda, pallida.

“Toglimi di dosso quelle mani da sbirro!” Esclamò Iran.

“Non sono uno sbirro.” [...]

“Sei peggio di uno sbirro” disse la moglie, gli occhi ancora chiusi. “Sei un assassino al soldo degli sbirri.”

“In vita mia non ho mai ucciso un essere umano.”

Iran precisò: “Solo quei poveri droidi.”

“Però mi pare tu non abbia mai in alcun modo esitato a spendere il denaro delle taglie che porto a casa per una qualsiasi cosa che per un attimo riesce ad attrarre la tua attenzione.”

Si alzò e si portò al quadro di comando del suo modulatore di umore. “Invece di risparmiare” disse “così da permetterci di comprare una pecora vera, per rimpiazzare quella finta, quella elettrica, su di sopra. Ci possiamo permettere solo un animale elettrico. E pensare la fatica che ho fatto in tutti questi anni per farmi una posizione!” Alla tastiera si trovò indeciso tra il codice di un inibitore talamico (che avrebbe bloccato lo stato d’animo arrabbiato) o di uno stimolante talamico (che l’avrebbe reso sufficientemente stizzoso da prevalere nel battibecco).

“Se digiti il codice” disse Iran, occhi aperti e vigili, “per ottenere un astio maggiore, guarda che lo faccio anch’io. Chiederò il massimo e allora vedrai un litigio che farà impallidire qualsiasi discussione che abbiamo mai avuto finora [...].” Si alzò anche lei, lesta, si portò al quadro di controllo del proprio modulatore d’umore e gli rivolse uno sguardo di sfida. [...]

Lui sospirò, sconfitto dalla minaccia. “Digito il codice di quello che c’è sulla mia agenda di oggi.” Consultando il programma del 3 gennaio 1992, vide che gli si richiedeva un atteggiamento professionale, da uomo d’affari. “Se io digito il codice secondo programma” disse cauto “sei d’accordo a farlo anche tu?”

“La mia agenda per oggi prevede sei ore di depressione autoaccusatoria” disse Iran.

“Cosa? Perché hai messo in programma una cosa del genere?” Andava contro la finalità del modulatore d’umore. “Nemmeno sapevo si potesse programmare in quel modo.”


Philip K. Dick, Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Fanucci Editore, Roma 2001, pp. 27-29


1. Il brano riportato descrive una realtà fatta di umani, androidi e animali meccanici. Dal tuo punto di vista, quanto è lontana tale realtà da quella attuale? Porta alcuni esempi che motivino la tua risposta.

2. Il brano riprende diversi dei temi trattati in questa unità, quali? Identifica i passaggi più significativi in tale senso.

3. Al pari di quella descritta da Dick, anche la nostra realtà è sempre più il risultato di un miscuglio di umani, tecnologie e organismi ibridi (si pensi alla clonazione degli animali, alla carne sintetizzata in laboratorio o anche soltanto alle piante organicamente modificate). Secondo te, come sarebbe un mondo privo di vita “naturale”, in cui gli animali diventano un bene di lusso? Un mondo in cui è possibile programmare il proprio umore e dove la differenza fra umani e androidi è così sfumata da diventare impercettibile? Discutine con i tuoi compagni.

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7 Osserva l’immagine: in che modo si connette ai temi legati al lavoro, alle organizzazioni e alle tecnologie trattati in questa unità?

I colori della Sociologia
I colori della Sociologia
Secondo biennio e quinto anno del liceo delle Scienze umane