4.1 LOGICA RAZIONALE ED ELITISMO
Vilfredo Pareto | ▶ L’AUTORE | fu uno dei più importanti economisti della sua epoca ed ebbe anche una rilevante influenza nella sociologia e nella teoria politica, soprattutto nel contesto italiano. In sintonia con i suoi studi in ambito economico, che riguardavano la distribuzione efficiente e razionale dei redditi tra i membri della società, egli concepì una serie di concetti sociologici in grado di aiutare a comprendere le ragioni che muovono le azioni degli individui, a prescindere dai differenti contesti storici e geografici in cui essi vivono.
Pareto si concentrò sul fatto che raramente le persone agiscono in base a una logica razionale, ovvero un ragionamento logico rispetto agli strumenti da utilizzare e agli obiettivi da raggiungere. Spesso i comportamenti individuali sono caratterizzati da azioni apparentemente inefficienti o, in altre parole, irrazionali.
È questo il punto di partenza da cui muove la sua intera riflessione sociologica, riassumibile in tre punti principali:
- la teoria dell’azione non-logica;
- la teoria dei residui e delle derivazioni;
- la teoria della circolazione delle élite.
Soprattutto in relazione a quest’ultima, Pareto è considerato il maggior esponente di un più ampio gruppo di studiosi legati alla cultura italiana che, all’inizio del Novecento, sviluppò un’interpretazione della società basata sul ruolo rivestito da ristretti gruppi di uomini dotati intellettualmente e caratterialmente: le cosiddette ▶ élite. Si tratta della corrente dell’elitismo, una teoria politica basata sul concetto del “principio minoritario”, secondo il quale il potere di uno Stato è sempre in mano a una piccola minoranza.