3.1 L’INTERAZIONE SOCIALE
Come gli altri sociologi classici che abbiamo incontrato, anche Georg Simmel | ▶ L’AUTORE | sentì l’esigenza di differenziare la sociologia da altri sistemi di pensiero, come la filosofia o la psicologia. Tuttavia, a differenza di Comte e di Durkheim, per Simmel la società non è un organismo unico e coerente, bensì il risultato dell’intreccio delle molteplici interazioni che hanno luogo tra diversi individui. A partire da tali dinamiche, egli cerca di comprendere in che modo emergono le strutture sociali sovraindividuali, come per esempio la famiglia o lo Stato. La sua risposta è che i meccanismi che regolano le interazioni si stabilizzano progressivamente in modelli ricorrenti e superiori all’individuo, che vengono poi percepiti come entità permanenti e in grado di esercitare un’influenza duratura sulle persone dall’esterno.
L’attenzione rivolta da Simmel nei confronti delle interazioni e dei modi di relazionarsi tra gli individui ha fatto sì che il suo lavoro diventasse il punto di partenza per molti approcci sociologici successivi, come per esempio quello dell’“interazionismo simbolico” | ▶ UNITÀ 4, p. 152 |.